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Un bellissimo crimine

Aggiornamento: 25 gen 2021

di Lorenza Briga //


Banksy è un artista di cui non si conosce l'identità, apprezzato e diventato famoso per i messaggi di denuncia che esprime attraverso le sue opere.


Di lui sappiamo che è nato a Bristol, in Inghilterra, e che al 1990 risalgono i primi graffiti e lavori di Street Art, collaborando con pittori e musicisti.

Nonostante diversi studi, il nome dell'artista rimane ignoto: alcuni hanno pensato a Robin Gunningham, altri hanno supposto che Banksy sia una donna, o sostengono che si tratti di un gruppo di sei artisti riuniti sotto lo stesso nome.


Le sue opere sono spesso strazianti, dei veri e propri richiami di aiuto contro l'inquinamento, il consumismo, il maltrattamento degli animali e le atrocità della guerra. I suoi capolavori hanno fatto il giro del mondo; i protagonisti sono scimmie, topi, poliziotti, gatti e anche bambini.



Memorabili sono le incursioni avvenute nei sette musei più importanti al mondo. La prima è stata al Tate Britain di Londra: travestito da pensionato, Banksy ha clandestinamente appeso il quadro Crimewatch UK Has Ruined the Countryside For All of Us, rappresentazione moderna di un paesaggio pastorale alterato dall'influenza di programmi televisivi come Crimewatch UK, pressoché equivalente al nostro Chi l'ha visto?. Successivamente, altre sue opere clandestine sono apparse nel museo del Louvre di Parigi al Museo di Arte Moderna di New York, al quale risale il ritratto dell'enigmatica figura di donna con una maschera a gas.

Banksy ripreso dalle telecamere di sicurezza mentre appende l'opera.

Banksy è conosciuto anche per essere uno degli artisti più ricchi al mondo; il suo patrimonio si aggirerebbe infatti attorno ai cinquanta milioni di sterline. Pur trattandosi di murales e disegni, le sue opere vengono vendute da galleristi e case d'aste e tocca poi al proprietario trovare il modo per portarle a casa.


Solo una personalità stravagante avrebbe potuto inserire all'interno della cornice un meccanismo che porta alla distruzione del suo stesso quadro. Così ha fatto Banksy nel 2018 con la Ragazza con il palloncino in un audace scherzo nei confronti del mondo dell'arte: al momento della sua vendita presso Sotheby's si autodistrusse grazie a un tritacarte presente al suo interno, che trasformò la tela in coriandoli. È la prima volta che si assisteva ad un avvenimento simile.



In un'altra delle sue opere più famose, l'artista ha unito l'amore per la natura di Monet con la critica nei confronti del consumismo della società moderna: Show me the Monet, che sembra quasi richiamare la celebre frase «Show me the money». Qui, insieme alle ninfee, Banksy aggiunge alcuni carrelli del supermercato, metafora della folle corsa agli acquisti.



Ci si chiede spesso quale sia il significato delle opere di Banksy, come nel caso di altri "street artist" nati per protestare e combattere una società che oggi li considera perfettamente integrati. Se l'intento di questa nuova forma d'arte era quello di farsi conoscere, l'obiettivo è stato ampiamente raggiunto.


Bando, membro della crew di Street Art The Chrome Angelz negli anni '80, disse: «Conosco un detto di molto tempo fa. I graffiti sono un atto di vandalismo, ma un bellissimo crimine».

Le opere di Banksy sono proprio questo: un bellissimo crimine.

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