di Beatrice Boldorini //
La prima cosa che si nota di lui sono i suoi famosi occhi blu, così riconoscibili che spesso dovevano essere nascosti dietro un paio di occhiali da sole per potergli permettere di uscire di casa evitando ammucchiate di fan. Eppure sono così brillanti, vivi e profondi da sembrare a colori anche quando la foto in cui appaiono è in bianco e nero. Poi, non passa inosservata la bellezza che lo ha reso famoso in tutto il mondo, più di sessant'anni fa: Paul Newman è ancora oggi ricordato per queste caratteristiche che lo contraddistinguevano e ben altro.
Nato a Cleveland nel 1925, Paul ha lasciato il segno in più di cinque decenni di cinema con il suo grande carisma e la sua presenza scenica innegabile. Dal pugile Rocky Graziano in Lassù qualcuno mi ama, a Lo Spaccone del biliardo Eddie Felson, all'indimenticabile truffatore Henry Gondorff ne La Stangata: l'attore e regista americano ci ha lasciato ruoli intramontabili in più di settanta film, che tuttora sono ricordati con affetto e ammirazione dagli amanti del cinema di ieri e di oggi. Paul Newman era innamorato del palcoscenico, che incontrò in gioventù e lo mise in riga negli anni ribelli del college, ma si convinse a fare della recitazione il suo mestiere solo dopo un primo matrimonio, un figlio e tre anni di servizio nelle forze militari durante la Seconda guerra mondiale.
Spesso e volentieri quando si parla di lui un altro nome lo accompagna: Joanne Woodward, sua seconda moglie e attrice dalle doti che, secondo lui stesso, erano molto più degne di ammirazione. L’amore di Paul e Joanne è sempre stato oggetto di domande di giornalisti curiosi, che si chiedevano come fosse possibile che il matrimonio tra due superstar di Hollywood durasse così a lungo. Eppure bastava guardarli parlare l'uno dell'altra per capire che avevano un legame speciale. Infatti, con le loro tre figlie e altri tre nati dalla precedente unione, rimasero insieme per cinquant'anni, fino alla morte di lui nel settembre 2008.
Come se non bastasse, Paul Newman era ammirato da tutti per motivazioni molto più nobili. Raramente il mondo ha visto una leggenda dello schermo attivarsi nella società tanto quanto lui: senza aver paura di alzare la voce, si è sempre esposto contro la guerra del Vietnam e a favore dei diritti civili di afroamericani, donne e omosessuali in un periodo storico in cui di queste cose si evitava di parlare.
Nonostante il passare degli anni, i fan lo rincorrevano sempre e ovunque, ma anche in questo caso Paul trovò il modo migliore per gestire la fama: usando il suo nome e la sua immagine (c'è proprio il suo viso sopra ogni prodotto), creò il brand Newman's Own per condimenti di insalate e cibo biologico. Da un’idea così semplice e forse insolita, il ricavato – ancora oggi di milioni di dollari – viene adoperato per la più grande opera di Paul: la fondazione del campo estivo Hole in the Wall per bambini con gravi malattie. L'attore filantropo ha dato vita così a un luogo in cui i più piccoli possano giocare, ridere ed essere accettati nonostante le difficoltà che affrontano. Attualmente i campi sono diffusi in tutto il mondo e al loro interno divertirsi è una cosa seria, una convinzione che Paul Newman, uomo dalla vita esemplare, ha sempre portato con sé.
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