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Le ricette degli altri: le video reaction di Uncle Roger

Aggiornamento: 31 ago 2022

di Caterina di Luzio //


Il comico e youtuber Nigel Ng ha creato un personaggio spassoso, che oltre a divertirci può dirci qualcosa sul modo in cui accogliamo (e rendiamo nostre) le tradizioni culinarie altrui


Durante il tempo che trascorro su YouTube – interrotto da una serie di fastidiose incombenze chiamate vita–, mi capita ciclicamente di scoprire nuovi canali e di sviluppare per alcuni di questi una discreta ossessione. Una delle mie più recenti fonti di entusiasmo è il canale di Nigel Ng, uno stand up comedian di origini cinesi e malesi che vive a Londra. Cosa c’entra tutto questo con la cucina? Nel suo canale da cinque milioni di iscritti, Nigel Ng veste i panni di Uncle Roger, il suo burbero alter ego che rappresenta lo stereotipo dello zio asiatico, e recensisce video in cui persone a vario titolo, dalle chef star ai cuochi amatoriali, si cimentano nella preparazione di piatti celebri della tradizione culinaria asiatica. Nel mirino di Uncle Roger, quindi, finiscono programmi patinati della BBC, video di youtuber più o meno professionali e reality show, spesso proposti dagli stessi iscritti al canale.



Uncle Roger, con la sua polo arancione e un marcato accento cinese, si appresta a commentare le ricette dei malcapitati, finendo quasi sempre per disperarsi di fronte all’ennesimo errore commesso nella preparazione dei piatti. Rivolgendosi ai suoi “nipoti”, tra un improperio e l’altro, il comico snocciola interessantissime chicche di cultura culinaria asiatica, a volte forse un po’ stereotipate per esigenze comiche, ma che rendono bene un certo modo orientale di intendere la cucina, a cominciare dalla gestione degli spazi: gli asiatici, sostiene Uncle Roger, hanno solitamente due cucine, una dentro casa e una all’esterno, ed è nella seconda che si cucina veramente, nella prima al massimo si taglia il mango, e se vi preparano lì la cena, scappate, «vuol dire che vi odiano».



Ancora: se il riso è troppo bagnato avete rovinato tutto («if the rice is too wet you f*cked up!» è un tormentone), se volete che il pollo sia saporito non usate il petto, e, soprattutto, non siate avari nei condimenti, un errore che per Uncle Roger è molto da “bianchi” («use the right amount, not the white amount»). Una delle ricette più recensite è l’egg fried rice, uno tra i piatti più famosi della cucina orientale: Uncle Roger tesse le lodi di Gordon Ramsay, che prepara un riso perfetto e possiede, non uno, bensì due wok, strumento cardine della cucina asiatica, mentre distrugge la versione di Jamie Olivier, vera nemesi dello youtuber, ribattezzato anche “Jamie Olive oil” per il suo ostinato uso dell’olio d’oliva, inesistente, per ovvie ragioni geografiche, nella cucina asiatica.



Sebbene l’intento principale dei commenti di Uncle Roger sia quello di far ridere, il comico dà prova di un’autentica passione per la materia e l’effetto collaterale, quindi, è la divulgazione su una cucina complessa e immensamente variegata, spesso ridotta in occidente a pochi semplici piatti. Queste reaction fanno anche riflettere su una serie di questioni interessanti: le tradizioni culinarie, qualsiasi esse siano, possono essere trattate malamente da chiunque se ne appropri, un processo inevitabile nei confronti del quale si può al massimo fare ironia. Questo atteggiamento di libera interpretazione delle ricette assume talvolta, da parte delle persone bianche, una fastidiosa sfumatura “coloniale”, quando si vuole a tutti i costi ricondurre gli ingredienti asiatici ai loro presunti surrogati occidentali: dire che il coriandolo è il prezzemolo degli asiatici è un po’ come dire che il ketchup è la salsa di pomodoro degli italiani. Come reagireste se vi proponessi un’amatriciana col ketchup?


In definitiva, indignati per tutte quelle lasagne maltrattate all’estero, con Uncle Roger ci si fa un bagno di umiltà, nella consapevolezza che tutti soffriamo per le cattive imitazioni, ma tra una risata e l’altra, si può imparare a fare il riso perfetto.

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