di Francesca Travaglini //
«La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce». È con queste parole che il grande Albus Silente rassicura i suoi allievi riguardo i tempi bui che stavano arrivando ad Hogwarts e potrebbero servire anche a noi, data la situazione che ci troviamo a vivere.
Nella saga di Harry Potter si possono trovare due temi fondamentali: la Speranza e l’Amore, nel loro senso più totale. Per chi non lo sapesse, J.K. Rowling stava affrontando un periodo terribile prima di scrivere la saga che l’avrebbe resa famosa in tutto il mondo: senza un soldo, una figlia a carico, la depressione che si nutriva di lei. Ha cercato di trasmettere in ciascuno di questi libri, in ogni momento, quanto fosse importante non perdere la speranza, perché tutto può essere risolto, se abbiamo le persone che ci amano al nostro fianco.
Nei libri vengono introdotte le figure dei Dissennatori, esseri oscuri che rubano la felicità fino a quando non rimane più niente, se non un guscio vuoto. Non si ha più nessuna speranza quando si è accanto ad un Dissennatore: solo dolore. Ci viene mostrato molto chiaramente però che i Dissennatori si possono sconfiggere evocando un Patronus. Esso altro non è che un bagliore, spesso in forma di animale, il quale si può evocare pensando al ricordo più felice che abbiamo. Non è forse il modo migliore per non abbandonare la speranza?
Durante i sette libri, Harry affronta difficili prove e - purtroppo - terribili perdite, ma riesce comunque ad andare avanti. « Momenti bui e difficili ci attendono. Presto dovremo affrontare la scelta tra ciò che è giusto e ciò che è facile». La paura ci attanaglia, vediamo persone conosciute ammalarsi - e a volte morire- e quello che vogliamo fare è scappare. Nonostante tutto, però, non dobbiamo cadere, bensì combattere questo Dissennatore insieme alle persone che amiamo e con i nostri ricordi più felici, credendo fortemente che presto riusciremo a crearne degli altri. Siamo tutti Harry in questo mondo, solo che a volte ce ne dimentichiamo.
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